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Un albero di ulivo: pace, unione, speranza



Data evento

domenica, 28 aprile 2024


Location evento

Parco Toronto, Sannicandro di Bari








Un’iniziativa del poeta Cheikh Tidiane Gaye per promuovere la cultura della pace tra i popoli

È sempre più forte la necessità di un impegno concreto e significativo nella lotta contro le guerre. I conflitti tra Palestina e Israele, Ucraina e Russia, dovrebbero insegnare a tutti che la pace va “coltivata”. È necessaria un’azione sempre più decisa, più forte per fare fronte a questa situazione ormai divenuta insostenibile, per contribuire in modo determinante a costruire un futuro certo e sicuro per noi e per le future generazioni.

È l’appello lanciato dal poeta e scrittore di origine senegalese Cheikh Tidiane Gaye a più di 500 Sindaci italiani per la piantumazione di un albero di ulivo, pianta secolare e maestosa, dal valore simbolico molto forte, archetipo del rinnovamento, cambiamento, rinascita. Una pregevole iniziativa finalizzata a sensibilizzare, educare e promuovere la pace, favorire una convivenza tra i popoli basata sulla libertà e la solidarietà, un progetto che ha già raccolto numerose adesioni da parte delle amministrazioni di molti comuni italiani.

L’istanza è stata accolta anche dall’amministrazione di Sannicandro di Bari. Il 28 aprile si è tenuto infatti, presso Parco Toronto, la piantumazione di un albero di ulivo che ha coinvolto, insieme al prof. Gaye, anche l’assessore alla cultura avv. Gianfranco Terzo e il sindaco, ing. Giuseppe Giannone.
Presenti anche il dott. Massimo Massa insieme alla dott.ssa Laura Pavia, entrambi dell’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche di Bari, che ha promosso e organizzato l’evento.

– Restiamo umani, sensibilizziamo, educhiamo, promuoviamo la pace nelle scuole, tra i giovani, e tramite le nostre azioni politiche per il governo delle nostre Città – ha sostenuto il prof. Gaye ai numerosi presenti intervenuti per condividere pensieri di pace e fratellanza.
– Cerchiamo di combattere l’indifferenza, dobbiamo attingere dall’umano il meglio, ricercare nuove sensibilità, impiegare tutta l’intelligenza, ampliare la nostra conoscenza. La posa dell’albero può essere l’inizio di un percorso che rafforzi in tutti la conoscenza delle condizioni necessarie perché la pace regni tra tutte le genti, in ogni angolo della terra.

Così l’Assessore alla Cultura Gianfranco Terzo:
– Abbiamo accolto con molto affetto l’iniziativa del prof. Gaye e abbiamo piantumato al nostro Parco Toronto un piccolo albero di ulivo, simbolo di pace e di amore tra i popoli. Grazie al professore che ha scelto Sannicandro per questa iniziativa. Grazie a Laura Pavia e a Massimo massa che con la loro Accademia hanno sempre scelto il nostro Castello come sede delle loro meravigliose iniziative volte alla diffusione dell’arte e della cultura, per essere ancora una volta al nostro fianco in un altro bellissimo progetto. Sono felice perché stamattina con quest’alberello abbiamo costruito un ponte (non uno di quelli costosi e inutili) per tendere la mano al mondo. Abbiamo gettato un piccolo seme che coltiveremo e cureremo sin dai piccoli gesti, dalle piccole azioni di amore per il territorio e per la comunità. Mi piace pensare di aver consegnato un vessillo, uno stendardo ai bambini presenti a cui consegneremo il mondo e che - ne sono sicuro - lo gestiranno meglio di come lo facciamo noi. Mi piace sognare e prevedere i momenti in cui diverranno adulti e noi li guarderemo, felici di esserci stati e di aver lasciato loro in consegna quell’alberello che, nel futuro, diverrà un albero forte e solido…

Il prof. Gaye, da anni fervente attivista nel promuovere la pace, il dialogo interculturale e interreligioso, vicepresidente del Consiglio comunale di Arcore, dove risiede e insegna Scienze Umane e Filosofia nei licei, è una delle voci più autorevoli e note della letteratura migrante in Italia. È stato il primo africano a tradurre in italiano i versi di Senghor, poeta e primo presidente del Senegal dopo l’indipendenza, dal 1960 al 1980. Notevole è anche il suo impegno culturale grazie all’Accademia Internazionale Léopold Sédar Senghor, dai lui fondata e per la quale riveste l’incarico di Presidente. Di recente è stato nominato membro ordinario dell’Accademia Europea delle Scienze e Arti di Salisburgo, e dell’Ipb (International Peace Bureau) di Berlino.


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